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Cosa fare a Santa Maria di Leuca

Santa Maria di leuca

Alla punta estrema dello Stivale d'ltalia è il Capo di Santa Maria di Leuca con Santuario della Madonna Finibus Terrae, meta incessante di pellegrinaggi secondo una leggenda cristiana, il Santuario di Leuca è l'anticamera terrestre del Paradiso.

Santa Maria di Leuca

Qui, dove un tempo era l'antico Finis Terrae dei Romani e dove lo Jonio e l'Adriatico si mescolano in acque dalle mille gradazioni del blu.

Vi aspettano oggi le meraviglie del Salento. Siamo sulla punta estrema d'Italia, dove basta ascoltare il silenzio di una grotta marina per godere di una sensazione di benessere. Ma perfino le tempestose mareggiate o lo sciabordare delle onde che accarezzano le ultime bagnarole rimaste lungo la costa, assicurano emozioni intense.

E se il mare, sopra e sotto, è tutto da scoprire, non da meno sono le testimonianze storiche, artistiche e naturali che hanno contribuito a fare di Santa Maria di Leuca una meta di una suggestione unica. Perchè qui, al tacco dello stivale, ci sono cose da vedere, da fare, da provare. Benvenuti in qualsiasi periodo dell'anno.

TREMILA ANNI DI STORIA

"Il punto è così interessante che non v'è geografo che non l'abbia mentovato".

Così si esprime il letterato Giacomo Arditi nel suo libro La Leuca salentina a testimonianza di come il Patrimonio Japigio, su cui anticamente sorgeva la città di Leuca, abbia rivestito una posizione strategica.

La Basilica pontificata minore di Santa Maria De Finibus Terrae anticamera del paradiso secondo la leggenda,
sorge sul promontorio lì dov'era il tempio dedicato alla Dea Minerva.

La tradizione vuole che S. Pietro, sbarcato a Leuca, proveniente dall'oriente e diretto a Roma, abbia iniziato l'evangelizzazione del Salento.

Ma la storia leuchese si legge addirittura nelle grotte marine, dove gli scavi archeologici hanno rilevato la presenza di reperti del periodo neolitico, ed ancora nel complesso della Grotta Porcinara, dove sin dal IX sec. a.C., si venerava il Dio Batos.

Senza dimenticare che però il porto di Leuca era tappa obbligata per gli intensi traffici mercantili sulla rotta verso l'Oriente. Di grande interesse, infine, la lunga teoria di ville ottocentesche che, sulla passeggiata del lungomare, esibiscono tutto il loro valore architettonico..

CAPO DI LEUCA

Capo di Leuca

Ci sono luoghi che la natura ha creato non per essere descritti, ma per essere visitati. il Salento è uno di questi luoghi.

Chi sceglie di intraprendere il suo viaggio nella "terra del sole", verifica di persona che gli odori, i sapori, i colori,
di cui tanto si è parlato in numerose guide turistiche e atlanti geografici, ci sono realmente e restono ancora.

Ma c'è una zona del Salento in particolare, talmente innamorata di quei doni che ha saputo elargire la natura,
che li custodisce tutti per sè: il Capo di Leuca, l'ultimo lembo di terra ai confini dei mari, la sentinella del Mediterraneo.

Qui la sabbia e la scogliera, gli ulivi e le pinete, il mare e la campagna, contribuiscono da sempre a scrivere le pagine più illustri della storia del popolo salentino.

Penisola senza sbocchi tra l'Adriatico e lo Jonio, il Salento è la terra più meridionale della Puglia.

L'itinerario da Lecce a Gallipoli offre al turista altre bellezze ed altre meraviglie. Dopo Nardò, l'antica Niretum, di origine messapica e poi municipio romano e roccaforte bizantina che conserva un'imponente Cattedrale romanica, si stende la Riviera nirentina, costellata di marine, spiagge, pinete: Santa Caterina di Nardò, Santa Maria al Bagno, caratterizzata dalle Quattro Colonne, Torre Suda, Torre Vado, Porto Cesareo e Gallipoli.

Una corona di centri balneari e di dolcissime spiagge su un mare ceruleo e limpidissimo punteggia la costa ionica del Salento

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