Tour guidato a Lecce: scopri la Capitale del Barocco
Debellati definitivamente i Turchi nel 1570, Lecce conosce un fiorente periodo economico durante il quale si arricchisce di nuove costruzioni che risentono delle influenze architettoniche del periodo, il barocco in particolare, che assume però caratteristiche proprie, tanto da poter parlare del barocco leccese in Salento come di uno stile originale, unico e inconfondibile.
Il barocco leccese: ode alla madre terra
Alla rinascita della città salentina grande parte ebbero gli ordini religiosi, i Gesuiti, i Celestini e i Teatini che, insieme alla nobiltà locale, ridisegnarono il centro storico, imprimendo ovunque la gioia e il fasto ornamentale: non solo chiese, cappelle e palazzi baronali ma anche l'edilizia minuta e i cortili partecipano allo sbocciare di un'era di sviluppo economico e culturale, glorificano festosi il centro storico le cornici delle finestre e i grifoni a sorreggere i balconi, le statuine nelle nicchie e gli stemmi, le volute, le loggette e i mensoloni. Una colonna capitellata incorporata nell' edificio all'incrocio di due vicoli vicoli.
Lo scopo era imprimere il senso dell'abbondanza e della gratitudine per i doni della terra: forse è questa l'originalità del barocco leccese, la coniugazione del simbolo della cornucopia in tutte le sue forme a esprimere la forza della natura, la sua prodigale benevolenza che sboccia finanche dalla pietra.
Torre del Parco, le Porte e le Chiese
La Basilica di Santa Croce, con la sua facciata monumentale celebrativa della vittoria di Lepanto è a un tiro di schioppo dall'ovale di Piazza Sant'Oronzo che racchiude in un colpo d'occhio secoli di storia: l'anfiteatro romano, solo in parte riportato alla luce, il barocco maturo di Santa Maria delle grazie e del Sedile e lo stile neoclassico del palazzo dell'INA di epoca fascista.
Alle spalle della piazza dedicata al santo patrono, solo una strada separa dal castello voluto da Carlo V, dai suoi 4 bastioni, e dai suoi magnifici ingressi: Porta Reale e la Porta Falsa in origine rivolta alla campagna. Ai lati, il Castello è fiancheggiato dal graziosissimo teatro Politeama e dalla fontana dell'Armonia. L'Arco di Trionfo eretto dai cittadini per celebrare Carlo V, diventerà Porta Napoli, e più a sud Porta Rudiae, rappresenta nel nome e di fatto il nucleo originario della città.
Perfettamente baroccheggiante è Porta San Biagio alla cui sommità la statua del santo con la presenza degli stemmi cittadini simboleggia l'ufficialità dell'accoglienza. Non si può mancare la Torre del Parco con i suoi 23 metri d'altezza, simbolo della Lecce medioevale, senza però dimenticare di tornare indietro per il Duomo. L'intera città è disseminata di Chiese, circa 40, una più bella dell'altra e i suoi altari intarsiati sono piccoli gioielli di architettura.